Una incredibile risorsa per la salute
Negli ultimi 15 anni gli estratti di melograno sono saliti alle luci della ribalta grazie ad una serie di studi presentati dal famoso premio Nobel Ignarro grazie ai quali possiamo apprezzarne i numerosi effetti benefici sul nostro organismo.
Eccone alcuni:
1 – aumentato rilascio di Ossido Nitrico a livello endoteliale (specialmente nei loci dei vasi sanguigni ove il deterioramento è già in atto) con conseguente riduzione dell’aterogenesi;
2 – effetti antiossidanti sempre sull’Ossido Nitrico e in generale;
3 – discreto effetto anti-cancerogeno a livello prostatico (anche in Malik et al).
Estratto utilissimo anche in campo urologico
Una più recente rassegna di Kroeger et al ne evidenzia ulteriormente le potenzialità in ambito urologico. Vengono commentate le ricerche relative a ipertrofia e tumori prostatici e disfunzioni sessuali, con una puntuale spiegazione dei meccanismi di azione di questa preziosa sostanza naturale.
Un lavoro di Turk e colleghi ha inoltre riscontrato un miglioramento di diversi parametri spermatici, elemento non da trascurare in un momento storico nel quale la fertilità maschile è in continuo calo.
Il melograno aiuta il flusso sanguigno
Un altro buon risultato lo si può ottenere a livello di incremento del flusso ematico, diametro dei vasi sanguigni e relativo (moderato) incremento della performance su sforzi brevi, intensi e ripetuti, come dimostrato da Roelofs et al o da Trexler et al, stessi effetti, ma questa volta sul massimo tempo di corsa su treadmill.
Peraltro, questa tipologia di outcome clinico può essere inquadrata a livello cardiovascolare tout court.
Una interessante rassegna di Tzimatis ne illustra appunto i processi fisiologici, magnificandone gli effetti nei riguardi della disfunzione endoteliale e della arterial stiffness, con le ovvie ricadute positive a livello di salute in generale. Lo stesso vale per “Natural pomegranate juice reduces inflammation, muscle damage and increase platelets blood levels…” di Achraf, che vede tutta una serie di parametri in miglioramento, utili sia in chi fa sport che nei soggetti avanti con gli anni (oltre a quelli del titolo, la PCR, ad esempio, diminuisce abbastanza chiaramente rispetto ai controlli, P<0.01).
Studi ne confermano il beneficio in caso di deficit erettile
Anche De Nigris, come già Ignarro, individua nelle zone dei vasi ove lo shear stress è perturbato (shear stress fondamentale per il rilascio di ossido nitrico endoteliale e, per inciso, dipendente molto da una attività fisica intensa che, solitamente, latita in buona parte della popolazione adulta) il massimo beneficio che questa sostanza può apportare.
Tali risultati orientano anche verso una probabile efficacia nei riguardi del deficit erettile e comunque a favore di un incremento dell’afflusso sanguigno in zona pelvica, anche femminile.
Infatti già nel 2007, Forest e colleghi ne hanno testato gli effetti con buoni esiti e, anche se il numero ridotto di soggetti ha inficiato parzialmente la validità statistica, il trend positivo è stato inequivocabile.
Modula l’ipertensione e riduce lo stress ossidativo
Inoltre, sempre in relazione alla poliedricità del melograno, gli studi di Aviram e Sturdy evidenziano come esso riesca a modulare l’ipertensione e l’azione dell’ACE (Angiotensyn converting enzyme) due tipici fattori di rischio per il deficit erettile.
Ne appare così ovvia l’importanza, anche a livello preventivo e comunque di management del problema! Sempre Aviram sottolinea in un altro lavoro l’efficace azione sulla riduzione dello stress ossidativo, sulle LDL e sull’aggregazione piastrinica e, in altro ancora, gli ottimi risultati ottenibili sulla riduzione della ossidazione di tutte le frazioni lipoproteiche.
Melograno anche contro l’obesità
Un ennesimo filone di ricerca stimolante è quello relativo all’obesità: Al Muammar e Khan lo affrontano in una rassegna che indaga appunto sugli effetti a livello preventivo nei confronti dell’obesità.
Elencare tutti i meccanismi coinvolti non è possibile in questa sede, e se ne consiglia vivamente la lettura. Sempre sull’argomento, uno studio effettuato in Cina da Lei e colleghi, evidenzia le proprietà anti-obesità dell’estratto di foglia di melograno. Un altro studio, di Adnyana et al, riporta una drastica diminuzione di grasso corporeo in modelli murini grazie ad una formulazione alcoolica.
In forma liquida o gel per la salute della bocca
Altrettanto rilevanti sono gli effetti che, in forma liquida o gel, tale sostanza apporta alla salute del cavo orale.
Al di là dei benefici estetici, quello che più conta è l’effetto sulla gengivite ed ancor più sulla malattia parodontale, prodromo di gravi patologie infiammatorie: la review di Pranad e Kunnahia ne affronta in maniera esaustiva tutti i processi attraverso i quali avviene l’azione del melograno nelle sue varie forme.
Ricordiamo che la parodontite inficia, tra le altre cose, la biodisponibilità dell’ossido nitrico, aumentando la disfunzione endoteliale e di conseguenza crea una serie di complicazioni non indifferenti, anche a livello di problematiche sessuali, come ben illustrato nell’ottimo lavoro di Kelleserian et al e da una importante mole di lavori al riguardo.
Infine, una raccomandazione
Un caveat finale si impone, grazie ad uno studio di Senthilkumaran et al (in seguito ripreso ed ampliato da altri).
In alcuni soggetti che usavano la pillolina blu per antonomasia e che assumevano al contempo estratto di melograno si sono riscontrati dei casi di priapismo che hanno portato i malcapitati in ospedale.
Quindi, anche se questa è una conferma indiretta dell’efficacia di questo poliedrico frutto, occhio a non assumere entrambe le sostanze!