Immaginatevi questo esperimento:
nella stagione invernale un soggetto allergico ai pollini viene introdotto in una stanza, in cui era stato collocato un vaso contenente un grosso mazzo di bellissimi fiori finti. Pur in assenza dell’allergene, alla sola presenza dei fiori artificiali, il soggetto produce una risposta allergo-simile, indistinguibile da quelle di cui soffre in primavera in analoghe circostanze. Uno stato emozionale è sufficiente, pertanto, a scatenare la degranulazione dei basofili e dei mastociti ( le “cellule dell’allergia”).
Allo stesso modo, eventi traumatici “acuti” come un lutto, o più subdoli come delusioni affettive e reiterazioni di comportamenti di sottomissione o di non reazione, possono indurre in soggetti predisposti, l’insorgenza di un tipo di diabete mellito, malattie degenerative neurologiche (come la sclerosi multipla) o reumatologiche (come la fibromialgia e l’artrite reumatoide).
Gli studi di biologia evolutiva ci ricordano che due miliardi di anni fa gli esseri viventi erano sprovvisti di sistema nervoso. La progressiva acquisizione e strutturazione di questo, aveva lo scopo, ai fini della sopravvivenza, di mantenere una propria integrità individuale con:
- la percezione del mondo esterno: minacce;
- una qualche forma di conoscenza e memoria di quanto percepito;
- l’organizzazione di una risposta a modifiche interne ed esterne, che possono minacciare la sopravvivenza.
Con il passare del tempo, l’affinamento e la continua modulazione reattiva rispetto all’ambiente circostante, definiva e contraddistingueva i sistemi nervosi delle diverse specie, nelle diverse epoche evolutive. Avveniva così che, a garantire la sopravvivenza e la riproduzione, era la presenza di “tonalità” di percezioni dell’ambiente esterno, distinte in piacevoli o in sgradevoli, cui si associava la prima caratterizzazione degli istinti e dei riflessi (che permettono per esempio di salvare un uomo o una bestia, appunto per “istinto”, non avvicinandosi a una sicura fonte di pericolo come il fuoco, o a provare attrazione sessuale). Accanto a questa (filogenetica) avveniva, in alcune specie predisposte geneticamente, una evoluzione ontogenetica di sistemi neuro ormonali complessi che chiamiamo EMOZIONI, e le modalità di riflessione (e in parte di razionalizzazione) delle stesse che sono i SENTIMENTI, configuranti una risposta adattativa NEURO ORMONALE dell’organismo, continua e dinamica.
Al pari del Sistema Nervoso, anche il Sistema Immunitario subiva una evoluzione. Su una base innata di capacità di riconoscere un antigene (molecola esterna al nostro corpo) previa sua presentazione ad opera di molecole ben specifiche in grado di attivare una risposta difensiva efficace, la selezione naturale ha favorito infatti, l’emergere di una risposta immunitaria ancora più strutturata e selettiva.
Da un lato quindi il sistema neuro ormonale primario degli istinti e dei riflessi e la sua evoluzione più complessa e strutturata di reazione all’ambiente, delle emozioni e dei sentimenti, dall’altra l’immunità innata (immunità aspecifica e la porzione invariabile degli anticorpi), e la più evoluta immunità acquisita (I. specifica e porzione variabile degli anticorpi, dotata anch’essa di una “Memoria” evolutiva).
Rispetto agli esempi riportati all’inizio, l’esistenza di un sistema di Neuro Immuno Ormono modulazione, ci spiega le correlazioni esistenti tra la “percezione nervosa” della nostra quotidianità, di un evento o di un fattore “di stress” (emotiva e del sistema nervoso autonomo, ma anche quella del sistema nervoso Centrale attraverso molecole specifiche che la definiscono, come l’Adrenalina, la Noradrenalina, la Dopamina, e altri neurotrasmettitori o neuropeptidi), e la risposta immunitaria, che diventa benefica e utile per noi, oppure dannosa.
Questo avviene in tutti i casi di malattia (o pre malattia) del sistema Immunitario, che siano associati a un meccanismo di “disregolazione”, per eccesso o per difetto dello stesso, da causa primariamente nervosa o ormonale.
Sembra impossibile, ma:
- allergie
- malattie su base autoimmune (Artrite Reumatoide, tiroidite di Hashimoto, psoriasi, Morbo di Crohn, sclerosi multipla, ma anche il Les e la slerodemia)
- malattie infiammatorie (associate alla sindrome metabolica come il Diabete, le malattie cardio e cerebro vascolari e quelle degenerative)
trovano, tra i fattori causali che ne sono responsabili, non solo la predisposizione genetica e l’ambiente esterno (comprensivo di stile di vita, attività fisica e alimentazione), ma anche l’assetto emotivo, in ultima analisi di risposta allo stato di stress attivato.
Vedremo nei prossimi articoli come particolari emozioni quali la Paura verso un fattore noto o sconosciuto, ma comunque percepito, siano state studiate approfonditamente per meglio capirne le correlazioni con le malattie suddette: sia nel loro scatenamento, che nella loro risoluzione.
Non solo infatti la capacità del S.I di riconoscere l’antigene, ossia una molecola esterna e distinguerla da una parte del nostro organismo (evento che viene perso nelle malattie su base autoimmunitaria), ma anche la modulazione della sua risposta più o meno efficace a una tossina introdotta, sono espressioni condizionate da ormoni o neurotrasmettitori specifici (i protagonisti della risposta nervosa) come la Noradrenalina e l’Adrenalina (nella riduzione di molecole infiammatorie come la IL1 e il TNF), il VIP (ormone di origine intestinale con effetto vasodilatante e di inibizione immunitaria), il DHEA, la Serotonina, lo stesso Cortisolo (ormone per definizione dello stress attivato) e altri.
Tecniche di meditazione, e di psicoterapia Pneica, ma anche floriterapia, integratori nutraceutici, un determinato tipo di nutrizione, e la fitoterapia ormono regolatrice, ci forniscono validissimi e imprescindibili aiuti, nel riportare l’equilibrio salute: neurologico e immunitario.
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