Da anni ormai nel mondo dello sport e in modo particolare del bodybuilding, non si parla altro che di anabolismo, costruzione muscolare, aumento di massa, ecc. Tutti vogliono diventare più forti e più grossi e per fare questo molte volte non esitano ad utilizzare sostanze illecite a effetto anabolizzante. E se invece si guardasse per un istante a un’altra via alternativa all’anabolismo? Perché non preservare prima il muscolo e poi pensare successivamente alla sua ricostruzione?
In questo articolo cercheremo di esaminare le ricerche fatte in merito all’utilizzo dell’acido alfa-ketoisocaproico (KIC) come sostanza con effetto anticatabolico, proprio per rinforzare la propensione di una nuova scelta verso l’integrazione, quella per il risparmio proteico e muscolare. Questa molecola non è molto conosciuta né commercializzata, probabilmente a causa dell’alto costo di produzione (e di conseguenza di vendita). C’è anche da dire che la maggior parte degli utilizzatori non ne consuma in dosi sufficienti per ottenere gli effetti desiderati.
Cos’è il KIC
KIC è il keto acido della Leucina (un importante aminoacido ramificato che controlla il metabolismo proteico muscolare). I keto acidi a catena ramificata (BCKAs) sono molto simili agli aminoacidi ramificati (BCAA). Il KIC è probabilmente il più importante tra i BCKA per questo gli sportivi in genere, ma soprattutto chi si sottopone ad allenamenti intensi, dovrebbe utilizzarlo o comunque valutarne l’assunzione. Il KIC, comunque, ha un’efficacia che non dipende dalla presenza di leucina, ma si esplica autonomamente. Uno studio sui ratti del 1984, pubblicato su Biochemical Journal, riporta che la leucina stimola la sintesi proteica ma non riesce a ridurre la degradazione (catabolismo) proteica se la transaminazione della leucina non avviene. Da qui si capisce che l’effetto anticatabolico della leucina, a differenza di quello anabolico, richiede la transaminazione. Questo studio conferma i risultati ottenuti da un altro studio effettuato dal quale si evince come il KIC abbia effetti anticatabolici più che anabolici ossia che può diminuire la degradazione muscolare ma non ne può stimolare la sintesi. La supplementazione con KIC, a dosaggi elevati, mostra una diminuzione nella velocità di escrezione della 3-methylhistidine (indicatore della degradazione del muscolo contrattile) in pazienti con la distrofia muscolare di Duchenne. Un successivo studio condotto presso la Kingston University (UK), ha esaminato gli effetti della supplementazione con KIC e beta-hydroxyl-beta-methylbutyrate (HMB) su parametri e sintomi indotti da esercizio eccentrico, sul danno muscolare. Sei uomini hanno seguito un protocollo di esercizi che induceva danno muscolare in due differenti occasioni. Gli scienziati hanno fatto assumere loro 0,3 grammi di KIC e 3 gr di HMB o del placebo per 14 giorni prima del protocollo di esercizio. I risultati hanno mostrato che la supplementazione associata di HMB+KIC riduce segni e sintomi da danno muscolare indotto dall’esercizio.
Altri effetti del KIC
Il KIC è essenziale per la produzione di energia nei muscoli e per la detossificazione dall’ammoniaca. Durante gli esercizi ad alta intensità, come l’allenamento coi pesi, l’ammoniaca viene prodotta in elevate quantità giocando un importante ruolo nella fatica muscolare. Il KIC potrebbe incrementare quello che è chiamato “anabolic drive” (ossia un aiuto per la sintesi proteica) grazie alla sua stimolazione nella secrezione dell’insulina. Entrambe, leucina e KIC, hanno mostrato stimolare la secrezione di insulina che aumenta il trasporto degli aminoacidi all’interno delle cellule, implementando sia la capacità anabolica che anticatabolica. Da poco tempo in commercio (anche se gli studi su questo integratore durano ormai da 8 anni) si trova l’ultimo potente ritrovato in fatto di integratori antifatica ed anticatabolismo che è l’acido glicina-arginina-alfa-ketoisocaproico (GAKIC), che contiene il KIC in associazione con gli aminoacidi glicina ed arginina. Questo prodotto promette una migliore sintesi di creatina da parte del nostro metabolismo; la produzione di ossido nitrico con i suoi effetti soprattutto a livello vasodilatatorio; un’ottima produzione di ormone della crescita con miglioramento nei tempi di recupero e rigenerazione cellulare. Il primo studio che ha esaminato gli effetti della supplementazione con GAKIC sulla performance, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Medicine & Science in Sports & Exercise nel 2000.
Ma cosa ci si può aspettare dal GAKIC?
L’utilizzo di GAKIC aumenta l’abilità nel sostenere la capacità di esercizio in termini di forza e durata, durante intensi allenamenti. Aiuta inoltre a ritardare l’affaticamento muscolare aumentando quindi la performance. Per un bodybuilder questo significa fare più ripetizioni col suo solito carico. In questo modo può stressare maggiormente l’organismo che si adatterà aumentando la sintesi proteica ed altri meccanismi che gli consentiranno di migliorare negli allenamenti successivi. Uno dei primi studi sul GAKIC, fu condotto dal Dr. Bruce Stevens e dai suoi colleghi all’Università della Florida il cui obiettivo era quello di quantificare gli effetti derivanti dalla supplementazione con GAKIC sulla performance muscolare dinamica (forza, lavoro totale, fatica), misurando le variazioni dei parametri in condizioni di esercizio acuto, a esaurimento, ad alta intensità, isocinetico, anaerobico. Ai soggetti dello studio (13 uomini sani), fu somministrata una bevanda ipocalorica contenente 11,20 grammi di GAKIC in polvere oppure 9,46 gr di zucchero (controllo). Entrambe le bevande possedevano le stesse calorie. Alla fine dell’esperimento, i risultati dimostrarono che la bevanda con GAKIC aumentava significativamente la performance rispetto al controllo. Ciò che verificarono gli autori è che il GAKIC:
- aumenta la forza muscolare almeno del 28% in più durante un intenso esercizio anaerobico;
- aumenta di circa il 12% il lavoro muscolare totale durante l’esercizio anaerobico intenso;
- aumenta la capacità totale di esercizio e la performance diminuendo l’insorgenza della fatica muscolare, soprattutto nelle prime fasi di esercizio anaerobico che duri almeno 15 minuti.
Il secondo interessante studio, condotto da Buford and Alexander Koch alla Truman State University, si basava sulla determinazione degli effetti della supplementazione con GAKIC sulla performance anaerobica di ciclisti che eseguivano sessioni ripetute nel tempo.
Dieci uomini sani consumarono una bevanda con GAKIC oppure zucchero come placebo con dose identica al primo studio. Da questo studio è emerso che la supplementazione con GAKIC attenua significativamente la perdita di potenza solitamente associata all’esecuzione di sprint anaerobici ripetuti. Si pensa che questo miglioramento sia dovuto anche alla capacità del GAKIC di rimuovere più velocemente le tossine (e soprattutto l’ammoniaca) che si producono durante intensi allenamenti, soprattutto se ripetuti nell’arco di breve tempo l’uno dall’altro, e che interferiscono col normale funzionamento dei processi metabolici nel muscolo diminuendone la capacità di produrre maggiore potenza.
Quando usarlo?
Solitamente si consiglia l’assunzione 45 minuti prima dell’allenamento e/o della gara proprio per far sì che i suoi effetti siano massimi.
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References
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