Sono serviti alcuni decenni, ma finalmente gli studi sull’orologio biologico ottengono i meritati riconoscimenti. Parliamo dei padri della Cronobiologia, Hall, Rosbash e Young, investiti finalmente del prestigioso premio Svedese. Se la storia della medicina ci ha insegnato qualcosa è che le teorie rivoluzionarie vengono accolte sempre con scetticismo dalla comunità scientifica.
Questo di solito non riesce a fermare la verità, anche se la rallenta non poco. La strada è stata lunga a partire dagli studi sul gene Period fino ad arrivare alle moderne teorie sulla Cronomedicina (il diverso metabolismo dei farmaci nelle diverse ore della giornata). Quando gli stili di vita ci portano ad un allontanamento dai bioritmi naturali possono nascere tutta una serie di problematiche che vanno dal semplice discomfort (il jet lag ad esempio) a vere e proprie patologie (diabete, obesità, cardiopatie).
Chissà forse presto ci saranno aperture anche sulla risincronizzazione di questi bioritmi mediante la Crononutrizione. Allora saremo in attesa coi nostri “noi l’avevamo detto”.
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