Un antico proverbio cinese recita: “Mangia il tuo riso, al resto ci penserà il cielo”
E’ infatti una storia ultra millenaria quella che lega l’uomo al riso: in diverse regioni dell’Asia sono state rinvenute tracce e reperti di “Oryza sativa” (è questo il nome scientifico del riso di origine asiatica) vecchie fino a oltre diecimila anni fa, mentre la “Oryza glaberrima”, di origine africana, la varietà forse a noi più vicina, risale più o meno a circa tremila anni fa.
Fonte di sostentamento alla base della dieta per oltre il 50% della popolazione mondiale, soltanto in Italia si coltivano più di cinquanta varietà di riso, alcune molto pregiate e diverse fra loro per forma (chicchi corti o lunghi), dimensione (piccoli o grossi) e contenuti (glutinoso, integrale, brillato, parboiled).
Un vero tesoro di proprietà e di benefici
Il riso è un alimento rinfrescante, ottimo ad esempio nelle ricette che lo vedono protagonista delle insalate estive, disintossicante e utile per normalizzare diversi disturbi gastrointestinali: un piatto di riso in bianco, con l’acqua dove ha bollito e con l’unica aggiunta di olio extravergine d’oliva, rimette in ordine il nostro organismo in poche ore. Provare per credere!
Alta digeribilità. Grazie a questa caratteristica il riso, per sua natura, regola al meglio la flora intestinale. Le sue proteine hanno il più alto valore biologico, in quanto è dotato del migliore contenuto di amminoacidi. Non affatica lo stomaco ed è quindi l’alimento ideale per chi deve riprendere il lavoro o deve mettersi in viaggio subito dopo mangiato.
Ideale per tenere sotto controllo l’ipertensione e per prevenire le malattie cardiache, grazie alla ricchezza di micronutrienti contenuti nei suoi chicchi, soprattutto quelli integrali.
Zero glutine. I chicchi di riso contengono soprattutto amido che, similmente al glutine, produce un effetto collante, senza però sviluppare alcun tipo di intolleranza. E’ perfetto quindi per essere consumato, senza controindicazioni, anche dai celiaci.
Antiossidante. Soprattutto nella versione non raffinata, questo alimento possiede numerose proprietà antiossidanti. Esso fornisce un ottimo apporto proteico, il più alto rispetto a tutti gli altri cereali, grazie alla presenza, al suo interno, dell’amminoacido lisina.
Poche controindicazioni. Le caratteristiche delle sue proteine verdi fanno sì che il riso possa essere consumato fino a 4-5 volte alla settimana senza controindicazioni anche da chi soffre di alcune malattie renali. Per chi soffre di diabete, i medici ne suggeriscono un consumo ridotto e preferibilmente nella varietà integrale o parboiled che hanno un indice glicemico più basso, utile anche per chi desidera perdere peso.
A ciascuno il suo riso!
Riso integrale: è caratterizzato da un alto contenuto di fibre e vitamine, protegge l’apparato gastrointestinale e cardiocircolatorio e contiene inoltre ferro, selenio, fosforo, rame e zinco.
Ha proprietà disintossicanti ed è inoltre consigliato nelle diete dimagranti per l’indice glicemico contenuto.
Riso nero selvatico o riso venere: ha un alto contenuto di proteine, circa il doppio rispetto a quello del riso bianco. E’ particolarmente indicato in caso di disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale, come colite e gastrite.
Riso Basmati: che in indiano significa ‘regina di fragranza’, ha un inconfondibile sapore dolce e delicato. Si tratta della varietà di riso con il minor contenuto di grassi; è altamente digeribile, particolarmente indicato come contorno in sostituzione del pane. Inoltre per la sua particolare struttura ha un indice glicemico più basso.
Riso bianco classico: il riso bianco è ricco di amido ed ha proprietà astringenti; aiuta quindi in caso di fermentazioni intestinali o diarrea ma va limitato nei casi di tendenza all’iperglicemia.
Riso Parboiled: grazie al particolare trattamento dei chicchi, risulta ricco di ferro e vitamina B1. Possiede effetti particolarmente benefici sul metabolismo grazie alla formazione di amidi resistenti che non vengono assorbiti portando un minore impatto sulla glicemia e fungendo da prebiotici intestinali.