I primi passi verso una corretta alimentazione: la dieta si apprende da piccoli

Si può creare una buona relazione con il cibo fin dalla prima infanzia?

Secondo Carlo Agostoni e Silvia Scaglioni, pediatri dell’Università Statale di Milano e autori del libro “Nutrirsi bene, mangiando” (ed. Franco Angeli) la risposta è Sì. Nei primi tre anni di vita, infatti, il bambino stabilisce il proprio modello alimentare ed è proprio in questa fase che i genitori possono entrare in gioco insegnandogli i principi di un’alimentazione sana, stimolando la sua curiosità e abituandolo, il prima possibile, a nuovi sapori, odori, consistenze e colori perché il cibo è anche un piacere strettamente legato al gusto.

Nel saggio “Nutrirsi bene, mangiando”, i genitori trovano menù settimanali e tutte le informazioni sui fabbisogni nutrizionali per ogni fascia di età, indirizzando i propri figli verso gli alimenti fondamentali per la crescita e per la prevenzione delle malattie più comuni come obesità, diabete e ipertensione.

Per i neonati, ad esempio, è di fondamentale importanza il latte materno, in quanto fornisce il giusto apporto nutrizionale. Crescendo è importante seguire un’alimentazione varia, ricca di frutta, verdura e legumi, ricchi di vitamine, minerali e fibre, senza dimenticare il latte e i derivati, il pesce e la carne. Proponendo ai bambini una vasta gamma di cibi, si evita inoltre la frequente diffidenza nei confronti dei nuovi alimenti che potrebbe “condannarli” a un modello alimentare monotono e carente anche da adulti.

Secondo il professor Agostoni, osservare una dieta sana e varia non significa rinunciare al piacere del gusto, anzi è possibile mangiare per gola e contemporaneamente assimilare i micronutrienti (vitamine e minerali) e macronutrienti (lipidi, proteine, carboidrati e fibre) di cui abbiamo bisogno.

In tutte le fasi della crescita, spiega ancora Agostoni, il contesto familiare è quindi di fondamentale importanza perché accanto a una dieta sana, dei genitori attivi e informati possono trasmettere ai loro figli l’importanza di una vita attiva e della pratica sportiva, riducendo le occasioni di sedentarietà, come passare molto tempo davanti alla televisione, al computer e giocare ai videogame.

 

[Photo Credits Lawteched]

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