Micronutrizione Funzionale, Vediamo Insieme Di Che Si Tratta

Sappiamo bene che una dieta sana e varia è indispensabile e costituisce uno dei pilastri su cui si basa la salute generale. Essa deve fornire in quantità adeguata non solo i macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) ma anche i micronutrienti.
Definiamo micronutrienti quelle sostanze che vengono apportate con gli alimenti in misura di pochi microgrammi (un milionesimo di grammo) o milligrammi al giorno.
Per i non tecnici è difficile capire come sia possibile che sostanze che nella dieta svolgono un ruolo quantitativamente marginale siano invece così importanti.

Per comprenderlo meglio analizziamo nella tabella seguente il ruolo dei nutrienti nel funzionamento del nostro organismo.
I nutrienti svolgono numerosi e complessi ruoli nel mantenimento dell’omeostasi corporea, tra questi:

  • Fonte di energia (per la produzione di ATP, calore etc.)
  • Anabolismo (come mattoni per la costruzione di cellule e tessuti)
  • Segnale metabolico diretto (influenzando l’attività di enzimi o citochine)
    Un caso particolare è quello di sostanze neuromodulatrici e neurotrasmettitori
  • Segnale epigenetico (influenzando l’espressione dei nostri geni)

Ci sono quindi sostanze che seppure in quantità molto piccola devono essere presenti nella nostra alimentazione dove svolgono un ruolo primario.

I micronutrienti comprendono:

  • Vitamine (come i folati, la vitamina D)
  • Minerali (come il ferro e il magnesio)
  • Sostanze e composti bioattivi (come la glutammina ed estratti vegetali)

Questa rubrica vuole evidenziare il ruolo di tali nutrienti nel mantenimento dell’omeostasi sistemica, il loro ruolo in ambito sportivo e in ambito salutistico.
Parleremo di metabolismo cercando di usare un linguaggio comprensibile a tutti anche quando dovremo ricordare sostanze chimiche e reazioni.

Cercheremo di trasfomare queste riflessioni in consigli pratici in grado di aiutare tutti noi a raggiungere il massimo del nostro potenziale genetico.
Quello che siamo (il nostro fenotipo) dipende in gran parte da fattori modificabili del nostro stile di vita oltre che dai nostri geni (genotipo).

Impareremo insieme ad evitare sostanze e alimenti in grado di squilibrare il nostro organismo introducendo nel sistema segnali dismetabolici e confondenti.
Ci appassioneremo nell’individuare e preferire super-alimenti in grado di stabilizzare e rafforzare il nostro organismo.
Scopriremo che è possibile fare tutto questo attraverso ricette gradevoli e facili da preparare.

Analizzeremo anche il rapporto tra aspetti non nutrizionali (attività fisica, ambiente, sostanze tossiche, psiche, affettività) e metabolismo dei micronutrienti. E’ possibile utilizzare innovative tecniche di bio-hacking per agire direttamente su alcuni controlli centrali del nostro organismo. E’ possibile utilizzare strumenti di bio-feed back per monitorare aspetti metabolici e valutare l’efficacia di interventi nutrizionali o comportamentali.

Veniamo al termine “funzionale”, traslato in ambito nutrizionale dalla “medicina funzionale” del Dott. Jeffrey Bland e dell’Institute for Functional Medicine.
La medicina funzionale va alle cause genetiche, biochimiche, anatomiche e fisiologiche delle patologie piuttosto che contrastarne i sintomi.
Allo stesso modo la nutrizione funzionale cerca le radici biologiche di una nutrizione corretta in ottica ecosistemica (o di biologia integrata) piuttosto che cercare nella patologia il razionale dell’importanza dei nutrienti.

E’ certamente un approccio di frontiera. Per questo ritengo che possa essere stimolante e utile per tutti noi.

Spero che in questo percorso ci sia scambio e interazione per crescere e imparare insieme come essere ogni giorno sani e felici.
Per questo motivo, usando le parole del Dott. Massimo Spattini, vi invito a praticare nella vostra vita quello che predicate, insegnate e prescrivete.

Al lavoro adesso…

 

[Photo Credits  Institut Aguettant – Micronutriments Essentiels]

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