Microbiota intestinale e covid-19: un intreccio intricato di segnali e risposte che possiamo utilizzare

La diffusione a livello mondiale, i gravi effetti, la durata incredibile della pandemia da SARS-COV-2 e le sue varianti tuttora in evoluzione, nonostante la massiccia campagna di vaccinazione, rende sempre più necessario un approccio multidisciplinare alla malattia. Infatti, gli scienziati di tutto il mondo non si sono fermati alle statistiche epidemiologiche come forse sembrerebbe dai media, ma stanno attivamente studiando il virus le varianti, i meccanismi di attacco (docking) sulla cellula. La ricerca quindi prosegue, come sempre con un approccio di base (ricerca di base), conoscitivo e descrittivo sia del virus che della malattia e la sua evoluzione per capire cosa succede nell’organismo nei tessuti e nella cellula una volta che sono stati infettati; e un approccio applicato (ricerca applicata) per capire quali sono le vie metaboliche disregolate dal virus e come ripristinare l’omeostasi1 per contrastare la COVID-19 e quali contromisure mettere in campo oltre quelle già in atto.

La partita è ancora all’inizio. Dopo quasi 24 mesi con la pandemia moltissimi sono gli aspetti ancora da scoprire. Tra i più recenti e interessanti

è il coinvolgimento del microbiota, di cui in Agemony abbiamo più volte parlato.

C’è infatti un impegno notevole da parte degli scienziati del settore per capire il complicato intreccio tra l’infezione SARS-CoV-2 il microbiota, i circuiti “pathways”1 metabolici della cellula , i metaboliti prodotti dal microbiota e il crosstalk2 con il sistema respiratorio, cardiovascolare, immunitario, neuronale etc.

  1. ………………….

1) via metabolica (spesso chiamata  pathway metabolico o solo pathway) è l’insieme delle reazioni chimiche coinvolte in uno o più processi cellulari

2) Crosstalk: è la proprieta di una via metabolica di incrociarsi e influenzarne un’ altra.

  1. dell’organismo umano, che rimangono tuttora in gran parte sconosciuti e che è importante conoscere.  questo conoscenza può arricchire l’armamentario di cure mirate e collaterali.

Nei primi giorni di agosto 2021, sono stati registrati a livello mondiale 628.361 nuovi casi con 9.088 morti nelle ultime 24 ore. Il 30% della popolazione mondiale è  stata vaccinate con almeno una dose, con punte molto alte in paesi come per esempio gli emirati arabi con 81% di cui 72.1% hanno ricevuto tutte e due le dosi, come l’Islanda in cui il 72% è completamente vaccinato o l’Inghilterra, Israele, la Spagna, l’Italia, tutte al di sopra del 65%. Al contrario, paesi poveri come   la repubblica democratica del Congo  solo lo 0,1% della popolazione  è stato vaccinato

Nonostante la grande speranza dei paesi che hanno effettuto altissimi livelli di vaccinazione, l’infettività è di nuovo in rapida salita registrando, in alcuni casi, un numero maggiore dei contagi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. da cio si comprende quanto sia importante la scoperta di un “armamentario” ricco di appropriate cure collaterali e di misure preventive aggiuntive.

(https://www.worldometers.info/coronavirus/  https://ourworldindata.org/covid)

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