L’hydrobike non è più un’attività sconosciuta o di nicchia. In pochi anni ha conquistato l’interesse del pubblico ed è entrata nell’offerta sportiva di numerosi circoli e centri benessere.
“L’hydrobike è oggi molto amata e non solo dal pubblico femminile” – ci dice Rita Pioli, insegnante di Scienze Motorie specializzate nel settore acqua, presso il Forum Sport Center di Roma – “in quanto si rivolge ad un pubblico molto ampio per fascia di età, dai 15 anni in su, e preparazione fisica e non richiede attitudini o abilità natatorie come invece per l’aquagym”.
I vantaggi dell’hydrobike sono numerosi e sono anche la ragione del grande successo.
Hydrobike è un protocollo di allenamento che si avvale delle proprietà fondamentali dell’acqua quali:
- la diminuzione del carico durante gli esercizi che permette di lavorare sulla mobilità articolare, con un miglioramento della circolazione locale;
- i benefici effetti psicologici dell’acqua stessa;
- il poter effettuare al contempo un lavoro cardio-vascolare e di condizionamento muscolare.
L’intensità del lavoro deve essere naturalmente proporzionata al soggetto, così da permettere a tutti di poter seguire un corso di Hydrobike (principianti e avanzati).
L’attrezzo utilizzato, inoltre, ossia la bike, è un attrezzo polivalente che permette un programma di allenamento volto ad immersione parziale, combinando la pedalata, l’utilizzo degli arti superiori e la muscolatura posturale.
L’hydrobike è anche indicata per lo sviluppo di programmi riabilitativi di recupero post funzionale e di allenamento individuale quindi personalizzati.
Il posizionamento ottimale della bike è ad una profondità di 130-140 cm.
Rita Pioli ci mette in guardia dai tanti luoghi comuni – “Leggo spesso su alcune riviste che l’hydrobike fa dimagrire. Come anche altre attività, questo non è vero. L’hydrobike non fa di per sé perdere peso, ma se abbinata a una vita sana ed un’alimentazione adeguata e se sviluppata con protocolli di allenamento specifico, può contribuire a stimolare il metabolismo e quindi in tal senso può aiutare nel dimagrimento”.
“Inoltre, la trasversalità di questa disciplina” – precisa – “non deve indurrre a pensare che chiunque possa tenere una lezione di hydrobike. Occorre sempre affidarsi a istruttori preparati e certificati, buoni motivatori in grado di coinvolgere tutta la classe, sia i più motivati che gli scettici o più svogliati o che lo fanno solo perché obbligati dal proprio medico. Un bravo istruttore deve saper sfruttare al massimo le caratteristiche dell’attrezzo, strutturando piani di lezione che siano adeguati alla classe, prevedendo esercizi specifici e facilitati per quella clientela che per varie ragioni non può svolgere un programma di allenamento intenso. Deve accertarsi delle condizioni fisiche di ogni nuovo cliente che si unisce alla classe e adattare il piano alle sue esigenze e capacità. Nella strutturazione di una lezione l’insegnante può utilizzare diversi protocolli di allenamento in base agli obiettivi da raggiungere. Occorre prevedere la presenza di soggetti con patologie di vario tipo, articolari, posturali, da trauma, individuarli e diversificare gli obiettivi rispetto al resto della classe.”
La lezione ha una durata media di 50 minuti e prevede una fase di riscaldamento, una fase di attivazione, una fase centrale in cui si lavora sull’obiettivo del giorno e che fa parte di una programmazione annuale, e una fase di defaticamento.
Ulteriore elemento che rende l’hydrobike una pausa gradevole e accattivante è l’utilizzo della musica per lo svolgimento della lezione, utilizzata a tempo o come semplice base motivazionale.
Insomma una disciplina stimolante per diverse esigenze di allenamento, dai principianti agli avanzati, divertente e dai molti benefici purché effettuata da professionisti esperti e motivati.
[Photo Credits 2000sportcenter.it, piscinechivasso.it, teamsportisola.it, melarossa.it]