Da oltre settant’anni l’agro-bio diversità è a rischio in tutto il mondo.
Intere generazioni sono nate e cresciute senza la consapevolezza dell’esistenza di colture antiche di grande qualità e dalle eccellenti proprietà nutrizionali.
A livello mondiale vige oramai un modello produttivo e alimentare definibile “a taglia unica. La maggior parte del cibo proviene da appena dodici colture e sole 14 specie animali, tanto che la monocoltura è diventata la norma, anziché l’eccezione.
Le conseguenze a livello alimentare ed economico sono piuttosto pesanti. Una minore diversificazione genetica significa vulnerabilità per i piccoli coltivatori, impoverimento del territorio anche dal punto di vista culturale, insicurezza alimentare e insorgenza di molteplici malattie e intolleranze alimentari.
Secondo l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale – Ispra, l’Italia, in particolare, è un territorio ricco di veri e propri tesori agro-alimentari, costituito da circa 7000 diverse specie vegetali che rischiano l’estinzione a causa della globalizzazione e dell’alimentazione di tipo industriale.
Riscoprire e promuovere le antiche colture
Per sostenere imprenditori, agricoltori, e contadini rimasti, spesso soli, a coltivare le varietà locali di grande interesse per il contenimento dell’erosione genetica e per la tutela della biodiversità, è nata in Sicilia M’AMA Seeds, una start up che intende aggregare e promuovere la filiera delle antiche sementi italiane, attraverso una piattaforma virtuale e una piattaforma fisica al servizio di agricoltori, produttori/prodotti, medici e scienziati.
Il progetto, presentato a novembre nel corso della manifestazione Excellence Roma 2019, è rivolto anche a musei e luoghi d’interesse storico artistico, imprenditori che a vario titolo condividono i valori del recupero della biodiversità vegetale e animale, come anche il recupero dei nostri beni culturali e delle tradizioni.
“Con la creazione della filiera delle antiche sementi italiane si lavorerà anche alla soluzione del problema della mancanza di una legislazione che regoli le varie fasi del processo produttivo e il sistema delle certificazioni” ci spiega l’Avvocato Alessia Montani, fondatrice della Start Up M’AMA Seeds.
Tra le sue iniziative c’è anche la costituzione di un tavolo tecnico per dare forma a proposte normative e documenti di programmazione, idonei a far decollare un settore dell’agricoltura che potrebbe e dovrebbe avere un ruolo primario nella nostra economia.
Salvare il Pianeta a Tavola
Con il coinvolgimento di chef, ristoranti e alberghi e istituzioni locali e nazionali, M’AMA Seeds ha dato vita all’Accademia Mediterranea, un’occasione di ricerca e formazione con l’obiettivo di salvare il Pianeta, fatto di terra e mare, attraverso la conservazione del paesaggio tipico, dei diversi ambienti naturali e agricoli. A tavola è possibile, infatti, riscoprire sapori e prodotti ormai sconosciuti alle nuove generazioni a causa della globalizzazione e della falsificazione, mediante l’utilizzo di prodotti industriali.
Nel progetto sono coinvolti gli Chef del panorama italiano e internazionale protagonisti di un movimento culturale che li vede impegnati nel recupero dei grani autoctoni, nella salvaguardia degli allevamenti in modo etico, della pesca artigianale, e in generale delle piante locali da conservazione.
Tra le varie attività dell’Accademia, la promozione di tutti i prodotti della biodiversità autoctona italiana, attraverso la creazione di sinergie con le altre aree del Mediterraneo dove la nostra dieta, già dal 2010 patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, ha assunto un valore identitario con Paesi quali la Grecia, la Spagna, la Francia, il Portogallo e il Nord Africa.