Gli Estratti Vegetali Per il Benessere Dell’Apparato Respiratorio

Per chi fa sport, specialmente durante la stagione fredda, il benessere delle vie respiratorie è fondamentale e a questo scopo ho voluto fare una carrellata dei più importanti rimedi naturali che possono risultare utili nella prevenzione e trattamento delle sindromi influenzali, parainfluenzali e delle loro complicanze batteriche, nella profilassi delle infezioni respiratorie ricorrenti, come coadiuvanti delle terapie antibiotiche nelle infezioni batteriche, per rafforzare la risposta immunitaria dell’organismo. Solitamente le sostanze naturali vista la loro ottima tollerabilità vengono miscelate insieme per poter agire a più livelli.

 

Echinacea angustifolia (Echinacea angustifolia DC.Heller) radix + parte aerea

Echinacea angustifolia

Le principali indicazioni terapeutiche dell’Echinacea sono legate alla profilassi e al trattamento delle malattie da raffreddamento e, per uso esterno, come topico delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio e nelle ferite in cui sia necessario attivare la rigenerazione tissutale e ridurre i rischi di infezione. Nella monografia della Commissione E si precisa che preparati a base di Echinacea presentano attività immunobiologica.

Si ritiene infatti, che il suo spettro d’azione sia determinato da un aumento delle difese endogene, tramite stimolazione aspecifica del sistema immunitario, in particolare mediante l’attivazione della fagocitosi e la stimolazione dei fibroblasti. In particolare, per quanto riguarda le proprietà terapeutiche della pianta, se ne consiglia l’utilizzo nel trattamento adiuvante delle infezioni recidivanti delle vie respiratorie e delle basse vie urinarie. Uno studio clinico ha dimostrato che la pianta provoca riduzione della durata di malattia e scomparsa graduale della sintomatologia sia per quanto riguarda i sintomi oggettivi (ingrossamento dei linfonodi, lingua impaniata) sia di quelli soggettivi (cefalea, otalgia, rinorrea, lacrimazione) con conseguente miglioramento del quadro clinico.

 

Salice bianco (Salix alba L.) cortex e sarmenti

Salix alba L.

La pianta è nota per le sue proprietà antipiretiche, antireumatiche ed antispasmodiche. È a partire dalla corteccia di Salice che venne scoperto l’acido salicilico per ossidazione della salicina. La salicina, all’interno dell’organismo umano, agisce da prefarmaco: dopo somministrazione per os è idrolizzata, a livello intestinale, in glucosio e saligenina che, una volta nel circolo ematico, viene metabolizzata in acido salicilico. Le proprietà antinfiammatorie della pianta quindi, sono giustificate dalla presenza di tale acido. I principi attivi contenuti nella pianta sono glicosidi fenolici tra i quali predominano i silicati, flavonoidi, tannini. La medicina greca ne raccomandava l’uso nella gotta e negli stati infiammatori delle articolazioni.

Propoli

Propoli

Verso la fine della bella stagione ed in vista dei rigori invernali, le api bottinatrici danno inizio alla raccolta della resina dai germogli di foglie e dalle cortecce di vari alberi. Questa resina viene poi trasformata in Propoli e impiegata dalle api quale materiale da costruzione e di difesa dell’alveare.

Al tempo stesso, diversi studi scientifici, condotti su tale materiale ogni anno, mettono in luce le straordinarie proprietà terapeutiche della Propoli. Presenta infatti una spiccata attività antivirale. Se ne raccomanda pertanto l’uso nella prevenzione e nella cura dell’influenza e delle malattie da raffreddamento. La Propoli presenta inoltre, proprietà antibatteriche: particolarmente attiva nei confronti di Staphylococcus aureus, Bacillus spp., Corynebacterium spp., Salmonella spp., Shighella spp., E. coli, Proteus vulgaris. Il meccanismo d’azione della Propoli è ben diverso da quello degli antibiotici classici, la Propoli infatti, disorganizza il citoplasma, la membrana plasmatica e la parete cellulare, causa una parziale batteriolisi ed inibisce la sintesi proteica.

 

Rosa canina L. fructus

Rosa canina (Rosa canina L.) fructus

Le bacche della Rosa canina rappresentano una ricca fonte di vitamina C; gli altri componenti principali sono: carotenoidi, flavonoidi, pectine, polifenoli, leucoantocianine, riboflavina e zuccheri. Il ricco contenuto dei frutti della Rosa canina ne fanno un ottimo coadiuvante negli stati carenziali: possono essere considerati, infatti, un valido presidio terapeutico nella prevenzione e nel trattamento delle affezioni invernali a carico dell’apparato respiratorio.

La Rosa canina trova un ampio utilizzo soprattutto in età pediatrica dove, la somministrazione di antibiotici, anche quando pienamente giustificata dal punto di vista terapeutico, determina un calo delle beta e gamma globuline, cioè di quelle globuline responsabili di una adeguata risposta immunitaria da parte dell’organismo. Ciò spiega il susseguirsi di forme influenzali, faringiti, che si presentano in forma recidivante per tutta la stagione invernale. L’uso di preparati a base di Rosa canina può aiutare in questi casi ad aumentare le difese dell’organismo.

 

Sambuco (Sambucus nigra L.) ius

Sambucus nigra L.

I fiori del Sambuco da sempre sono noti per la loro azione diaforetica, diuretica ed emolliente. I frutti hanno proprietà lassative, la corteccia è diuretica ed emeto-catartica. Per la sua azione diaforetica il Sambuco viene impiegato nelle affezioni reumatiche e in quelle infiammatorie dell’albero respiratorio.

Le mucillagini esercitano un’azione emolliente, i flavonoidi sfiammante ed anche diuretica. Diversi studi clinici inoltre, hanno messo in evidenza come il Sambuco sia efficace nelle bronchiti e nelle sinusiti. L’infuso dei fiori giova anche alla tosse secca, e in gargarismi è utile nelle infiammazioni della gola.

 

Tiglio (Tilia cordata Miller) floris

Tilia cordata Miller

I fiori del Tiglio presentano proprietà diaforetiche, blandamente sedative, spasmolitiche e regolatrici della coleresi. Il suo impiego come diaforetico è consigliato nelle malattie da raffreddamento febbrili e nelle affezioni reumatiche nonché, come sedativo della tosse per catarri delle vie aeree. L’azione sedativa inoltre, riconosciuta da sempre alla pianta, ne rende prezioso l’utilizzo nel trattamento di tutti quei sintomi funzionali che si accompagnano ad uno stato di eretismo nervoso (gastralgia, colite, cefalea) ove a dominare è lo spasmo.

L’azione diaforetica è stata attribuita agli acidi fenolici e ai glicosidi flavonici. La mucillagine ha un’azione emolliente, responsabile dell’azione lenitiva nel caso di tossi irritative. È ritenuto un ottimo rimedio per lo stress e il panico, ed è particolarmente indicato nelle palpitazioni nervose. Il Tiglio è considerato anche un ottimo rimedio per la profilassi dell’aterosclerosi e la tensione nervosa.

 

Astragalo (Astragalus membranaceus Bung.) radix

Astragalus membranaceus Bung.

La pianta è ricca di saponine triterpenoidi (astragalosidi), flavonoidi, polisaccaridi, fitosteroli, olio essenziale e aminoacidi. Esperimenti su animali, sia normali che immunodepressi, hanno mostrato la capacità di implementare la risposta immunitaria delle cellule T. L’Astragalo aumenta infatti, il numero dei linfociti nel sangue periferico e promuove la blastogenesi linfocitaria, stimola l’immunità umorale, aumenta l’effetto citotossico dei linfociti natural killer.

La pianta possiede inoltre attività antiossidante andando ad inibire la produzione dei radicali liberi, la perossidazione lipidica ed aumentando l’attività della superossido-dismutasi. Le radici di Astragalo sono in grado di inibire la crescita di numerosi batteri: Stafilococchi, Streptococchi emolitici, Pneumococchi, Corynebacterium diphteriae, Bacillus dysenteriae.

 

Baptisia (Baptisia tinctoria R.Br.) radix

Baptisia tinctoria R.Br.

È una pianta medicinale poco conosciuta, presenta però proprietà terapeutiche molto simili a quelle dell’Echinacea. La radice ha un’azione antimicrobica ed immunostimolante, in particolar modo i polisaccaridi in essa contenuti hanno dimostrato di aumentare la risposta immunitaria.

La Baptisia è considerata un eccellente rimedio alle infezioni delle alte vie respiratorie (tonsilliti, faringiti, sinusiti), alle malattie virali, ma viene comunemente utilizzata anche nelle affezioni del tratto gastrointestinale, del cavo orale e della cute. È utile soprattutto quando le infezioni si accompagnano a febbre e ingorghi linfatici.

 

Uncaria (Uncaria tomentosa Willd. DC.) cortex

Uncaria tomentosa Willd. DC.

L’Uncaria è una pianta tipica delle selve tropicali del Sud America, è utilizzata da oltre 2000 anni nella medicina tradizionale amazzonica, dove ha trovato impieghi diversi nelle varie tribù, fra cui quelle del Perù centrale, che la utilizzavano nel trattamento dell’asma, nelle infiammazioni urinarie, nell’artrite, nei reumatismi, nelle ulcere gastriche, nel cancro e come depurativo renale. Prove farmacologiche hanno dimostrato che gli alcaloidi sono in grado di determinare attività immunostimolante e immunomodulante che si traduce in un aumento della fagocitosi da parte dei macrofagi. I principi attivi dell’Uncaria risultano infatti efficaci nel contrastare l’azione della DNA-polimerasi e della trascriptasi inversa coinvolti nella replicazione dei virus. Le proprietà antinfiammatorie sarebbero da attribuire alla notevole presenza di derivati del ß-sitosterolo.

 

Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus Maxim) radix

Eleutherococcus senticosus Maxim

Gli estratti di Eleuterococco, chiamato anche Ginseng siberiano, hanno dimostrato una interessante attività immunostimolante con aumento della fagocitosi, del numero dei linfociti T e delle cellule NK, della produzione di interferone e della risposta anticorpale. Le proprietà immunostimolanti sarebbero da ascrivere alla frazione dei polisaccaridi di cui è ricca la radice della pianta, particolarmente indicata come rimedio antiastenico nel periodo della convalescenza da influenza o altre malattie infettive.

Preparati a base di Eleuterococco risultano pertanto, particolarmente efficaci in situazioni di astenia, stress cronico e surmenage, convalescenza, distonia neurovegetativa, depressione, stati di immunodeficienza, ateriosclerosi, ipotensione, artrite reumatoide ed insonnia.

 

Cinnamonum zeylanicum Nees

Cannella (Cinnamonum zeylanicum Nees) O.E.

I suoi principali costituenti sono: olio essenziale, diterpeni, tannini, polifenoli, procianidine, zuccheri, ossalato di calcio. L’olio essenziale di Cannella si rivela un ottimo antisettico, antimicrobico, astringente e parassiticida. Alcuni esperimenti hanno dimostrato una notevole attività nei confronti di Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Candida albicans.

 

 

Eugenia caryophyllata

Chiodi di garofano (Eugenia caryophyllata Thunb.) O.E.

I Chiodi di garofano sono dotati di attività antisettica, antibatterica, spasmolitica ed anestetica locale. In medicina i preparati a base di Chiodi di garofano possono, per uso topico, essere impiegati nel trattamento delle piccole piaghe, come antalgici nelle affezioni della mucosa orofaringea, nell’igiene della bocca, nella carie dentaria, nella pulpite, nella odontalgia.

 

Timo (Thymus vulgaris L.) O.E.

Thymus vulgaris L.

I principali componenti della pianta sono: olio essenziale (timolo, carvacrolo, p-cimolo, terpinene, idrocarburi terpenici e sesquiterpenici), glicosidi flavonici e flavoni, tannino, saponine, triterpeni. Il Timo è da sempre conosciuto per le sue importanti proprietà antisettiche, antitussive e spasmolitiche, espettoranti e secretomotrici.

Il Timolo, in particolare, è il principale responsabile dell’attività battericida nonché fungicida; Preparati a base di Timo trovano indicazione nelle bronchiti, nella pertosse e nelle flogosi delle vie aeree superiori.

 

 

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