Come spesso accade gli scritti latitano… stante il fatto che secondo molti autori i disturbi sessuali femminili hanno un’eziofisiopatologia particolarmente multifattoriale, nella quale si mescolano elementi socio-culturali a fattori meramente fisiologici e che il deficit erettile maschile è ovviamente più vistoso e comunque non mascherabile, in generale l’altra metà dell’universo è trascurata a tutti i livelli, come fa notare Harte nel 2014: “Il collegamento tra uso di tabacco (e cessazione) e funzione sessuale femminile è ancora troppo poco indagato”.
Sempre Harte e Meston ne The Inhibitory Effects of Nicotine on Physiological Sexual Arousal in Nonsmoking Women: Results from a Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled, Cross-Over Trial effettuano uno dei pochi lavori a nostra disposizione.
In questo interessante studio i due autori dell’Università Texana di Austin somministrano ad un gruppo di donne della nicotina in chewing gum e ne valutano l’arousal genitale, attraverso la pletismografia vaginale, misurando i cambiamenti di ampiezza delle pulsazioni vaginali, parametro rivelatore della locale vaso congestione, a sua volta convenzionalmente ritenuto specifico indicatore dell’eccitazione sessuale, sulla base di numerosi studi citati, i quali considerano che i processi emodinamici del sexual arousal femminile sono simili a quelli maschili, tenendo conto che isoforme dell’ossido nitrico sono presenti nell’epitelio genitale di entrambi i sessi, nel pene in un caso e nella vagina e nel clitoride nell’altro.
I risultati che si possono vedere nella tabella relativa sono abbastanza chiari, tanto da far affermare ai due ricercatori che sono: “the first empirical evidence that isolated nicotine significantly reduces physiological sexual arousal in healthy, young, nonsmoking women”.
Nel 2016, Ylmaz e colleghi scrivono una breve rassegna (Relationship between Smoking and Female Sexual Dysfunction) reiterando che il numero degli studi in campo femminile è scarso ed anche non concorde, ma le autrici ribadiscono i concetti espressi citati poco più in alto: riportando numerosi lavori di altri colleghi, sposano la teoria dei disturbi vascolari causati dal fumo: “il fumo può influire negativamente sulla lubrificazione genitale e sulla frequenza degli orgasmi come risultato delle affezioni cerebro e cardiovascolari che producono, a causa del ridotto flusso sanguigno nei vasi genitali ed alla disfunzione endoteliale, anch’essa infelice conseguenza del fumo”.
Tra i pochi altri studi che collegano fumo e problematiche sessuali nelle donne si può citare “Prevalence and risk factors for female sexual dysfunction in Turkish women” di Oksuz et al, ove possiamo trovare una connessione con una valenza statistica piuttosto elevata (OR 2.5 CI 95%), anche se in questo caso il fumo era solo una delle tante variabili esaminate.
Qui puoi seguire il nostro autore Dr. Marco Tullio Cau
[Photo Credits in copertina e all’interno opera del fotografo David Benoliel, pinterest.com]