I preziosi alimenti alla base della nostra alimentazione da secoli
Frutta, verdura e vino costituiscono i componenti di base della dieta mediterranea. In particolare, gli estratti di uva e il vino hanno guadagnato molto interesse a causa dei loro effetti benefici sulla salute umana.
Precedenti studi hanno chiaramente evidenziato che l’uva e il vino possono prevenire le malattie cardiovascolari e la carcinogenesi e che presentano attività antimicrobiche e antiulcera.
Le proprietà biologiche benefiche dell’uva e del vino sono principalmente attribuite alle proprietà antiossidanti dei vari composti polifenolici che contengono, come acidi fenolici, flavanoli, flavonoli, antociani e stilbeni.
È noto che i radicali liberi sono prodotti durante i processi metabolici fisiologici e sono coinvolti in diversi processi biochimici, come la trasduzione del segnale, l’espressione genica e gli adattamenti biomolecolari durante l’esercizio fisico.
L’importanza dell’equilibrio nello stress ossidativo
Quando l’equilibrio pro-ossidante/antiossidante è disturbato, si verifica uno stress ossidativo, con conseguente produzione eccessiva di radicali liberi.
Al fine di controbilanciare il danno indotto dai radicali liberi derivati dalle molecole biologiche, si attivano meccanismi ed enzimi antiossidanti. Due dei principali enzimi coinvolti nella protezione dallo stress ossidativo sono la superossido dismutasi (SOD) e la catalasi (CAT). SOD catalizza la dismutazione del radicale superossido in ossigeno e perossido di idrogeno, mentre CAT catalizza la decomposizione della dannosa H2O2 in acqua e ossigeno.
Un altro meccanismo biochimico associato alla produzione di radicali liberi, specialmente durante l’esercizio, è l’attivazione della xantina ossidasi (XO), un enzima con doppio ruolo.
Xantina, principale produttore di radicali liberi
La XO partecipa alla degradazione delle purine e di altri composti ed è il principale produttore di radicali liberi durante l’esercizio. Utilizza ossigeno molecolare come accettore di elettroni, con conseguente produzione di O2- e H2O2.
XO genera anche la produzione di acido urico, che costituisce la molecola antiossidante più abbondante nel plasma.
Pertanto il ruolo della XO nello stato redox è equivoco, poiché la sua attività porta alla produzione di radicali liberi e acido urico.
È stato recentemente dimostrato che l’inibizione della XO da parte dell’allopurinolo, porta a stress ossidativo nei ratti esercitati e riduce le prestazioni fisiche.
Il ruolo dei polifenoli nella prevenzione
È noto che gli antiossidanti dietetici contribuiscano alla prevenzione del danno ossidativo indotto dai radicali liberi derivati dalle macromolecole. Pertanto, gli antiossidanti, e in particolare i composti polifenolici, sono stati ampiamente utilizzati come parte della dieta quotidiana umana o come integratori.
Esistono prove sperimentali che dimostrano le azioni pro-ossidanti dei composti polifenolici, specialmente nei sistemi contenenti metalli redox-attivi.
Sono stati ampiamente esaminati diversi estratti derivati da varietà di uva, vitis vinifera coltivata in italia, per le sue proprietà antiossidanti e chemiopreventive. Più specificamente, gli estratti di uva e i polifenolici presenti in essi esibiscono potenti proprietà antiradicaliche e chemiopreventive e proteggendo il DNA dai danni indotti dalle specie reattive dell’ossigeno.
Estratti d’uva potenti antiossidanti
Gli estratti di uva e i suoi polifenoli hanno anche dimostrato attività antiossidante e antimutagenica contro la genotossicità indotta dalla bleomicina nella salmonella typhimurium ta102 e dagli scambi di cromatidi indotti dalla mitomicina C nei linfociti umani.
Non fate mancare nelle vostre tavole l’uva nera italiana e durante i mesi invernali concedetevi un buon bicchiere di rosso verace.
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