Le donne di età medio-avanzata hanno ottimi motivi per passare molto tempo sotto il sole e prestare massima attenzione all’integrazione di vitamina D.
Un recente progetto di ricerca chiamato “sister study” ha confermato un legame diretto tra i livelli più alti di vitamina D nel plasma e un minor rischio di cancro al seno.
Lo studio ha valutato donne con una sorella a cui era stato diagnosticato un cancro al seno, poichè tale circostanza familiare le poneva a rischio maggiore di carcinoma mammario.
Sono state analizzate 1.611 donne affette da cancro al seno e sono state confrontate con un gruppo di controllo scelto a caso di 1.775 donne senza cancro. I livelli di vitamina D sono stati analizzati in entrambi i gruppi.
Un livello sierico di vitamina D di almeno 38 ng / ml era associato a un rischio di cancro al seno inferiore del 21% rispetto ai livelli di vitamina D attestati a un valore medio di 24,6 ng / ml o inferiori.
L’assunzione di un supplemento di vitamina D – 4 volte a settimana o più – ha generato una riduzione del rischio di cancro di circa l’11%.
Nelle donne in postmenopausa il rischio di cancro al seno era ridotto del 17% per coloro che assumevano anche dosi modeste di integratore di vitamina D.
Senza dubbio, questi risultati supportano la prova che l’integrazione di vitamina D è efficace per la prevenzione del cancro al seno e migliora anche molti altri aspetti della nostra salute. Ad esempio livelli di vitamina D eguali o maggiori di 40 ng / ml sono direttamente collegabili alla prevenzione del cancro e a una netta riduzione del rischio di mortalità.
Le donne in menopausa e perimenopausa in particolare possono beneficiare di livelli più alti di vitamina D per la prevenzione del cancro al seno.
Uno studio del Roswell Park Cancer Institute e Kaiser permanente pubblicato su Jama Oncology ha rilevato che i pazienti con carcinoma mammario con i livelli più elevati di vitamina D nel sangue e nel siero avevano la più alta probabilità di sopravvivere alla malattia.
Lo studio ha valutato 1.500 donne con carcinoma mammario invasivo e monitorato i livelli ematici di vitamina D per diversi anni. I partecipanti con i più alti livelli di vitamina D avevano il 30% in più di probabilità di sopravvivere al cancro al seno.
La ricerca ha anche dimostrato che livelli medio-alti di vitamina D si possono aiutare a ridurre il rischio di cancro alla vescica e l’attivazione dei geni della longevità.
Buoni livelli di vitamina D sono stati anche associati a un ridotto rischio di infarto, problemi cardiovascolari, ipertensione e ictus.
Non dimenticare mai di controllare che la quota di vitamina D plasmatica sia sufficiente al fine di sostenere un sistema immunitario sano e implementare l’assorbimento del calcio.
L’attuale livello di vitamina D raccomandato dalle principali istituzioni cliniche internazionali è di 20 ng / ml.
È evidente che tale valore dovrebbe essere raddoppiato per mantenere livelli sierici di vitamina D efficaci nella prevenzione del cancro.
L’esposizione al sole è la migliore fonte naturale di vitamina D.
La sua carenza è stata collegata al rischio di cancro al seno aumentato del 70%.
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Model Yazemeenah Rossi, 62 anni
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