Diffusione del Covid 19 nell’organismo (gravità di malattia) e lentezza di recupero (long Covid): una questione di eco-biologia microbica

Inizia la rassegna che fa capo alla rubrica di eubiotica, con il Prof. Luciano Lozio .

1. Disbiosi intestinale e gravità di malattia

Studi recentissimi (1,2) dimostrano come la disbiosi intestinale (ovvero la perdita dell’equilibrio biologico della flora batterica intestinale) favorisce l’entrata in circolo e la diffusione del virus anche se presente originariamente in piccola dose, grazie alla sua replicazione all’interno del nostro organismo. In particolare è la Prevotella (battere del microbiota intestinale disbiotico) che gioca un ruolo fondamentale in questo, attraverso due sistemi:

  • Come un cavallo di Troia favorisce la disseminazione all’interno dell’organismo anche di piccole quantità di Covid 19 che si annida in essa, tramite l’aggancio al sistema Ace2 da lei espresso, nascondendosi agli occhi difensivi del nostro sistema immunitario;
  • Favorendo l’innesco di uno stato di infiammazione persistente ma non efficace nella lotta contro i virus (infiammazione cronica silente) e perciò predisponente a uno stato di malattia più grave

Lo stato di eubiosi è fondamentale per: favorire una malattia da Covid meno grave e un recupero post Covid più breve

Quali i sintomi i possibile disbiosi:

  • alterazione delle feci (affioramento, consistenza, odore, colore), espressione per esempio di un pH intestinale alterato
  • gonfiori persistenti
  • sintomatologia dolorosa colitica

Quali le possibili cause di disbiosi:

  • Stress prolungati (il cervello cranico stressa quello intestinale e viceversa in un meccanismo vizioso tipico di chi soffre di sindrome dell’intestino permeabile e di sindrome del colon irritabile o di malattie croniche infiammatorie intestinali)
  • Terapia prolungate o non compensate con estroprogestinici, antibiotici, corticosteroidei

2. Importanza dell’eubiosi del cavo orale e del naso

Un naso pulito comporterà un microbiota intestinale sano

Possibili foci di batteri nocivi sono:

  • Parodontite
  • Gengiviti
  • Granulomi

Batteri preponderanti per numero e tipologia (disbiosi) favoriscono a questo livello l’incapsulamento (quorum sensing) di questi e la loro resistenza all’attacco da parte del sistema immunitario con possibili conseguenze a livello:

  • Colico (tumore al colon da Fusobacterium Nucleatum per alterazione ph a questo livello)
  • demenza tipo Alzheimer: Porfiriomonas gengivalis (6,7,8)
  • malattie cardiovascolari e obesità (9)

Strumenti di riequilibrio

  • lavaggi nasali (con soluzione fisiologica per esempio o suffamigi con olii essenziali)
  • igiene del cavo orale e smaltimenti di infiammazioni croniche silenti come le parodontiti e le gengiviti
  • rinforzo dell’immunità locale impendendo la replicazione virale a tal livello (vedi mio editoriale: come difendersi dal Covid)

3. Divitaminosi, stanchezza cronica, “brain fog” da disbiosi intestinale

alimenti carenti in vitamine, in batteri (in particolare bifidi e lattobacilli) buoni per il nostro intestino, e alterazione del normale equilibrio biotico intestinale favoriscono:

  • carenza di vit B1 (tiamina, coenzima fondamentale in molti processi dell’organismo, la cui carenza comporta astenia metabolica e vitale e lento recupero della neurite post Covid)
  • carenza di vit B3 (niacina, fondamentale per una adeguata tolleranza orale, assieme alla nicotinamide suo derivato reperibile come integratore)
  • inceppamento dei meccanismi biochimici di produzione di energia (sostituzione dell’ Acido malico, metabolita intermedio del ciclo di Krebs per la produzione di energia ATP, con l’acido tartarico prodotto dalla Candida, con blocco nella produzione di energia)

4. Importanza indice bifidogeno nella dieta

Il giusto apporto di fibre solubili e insolubili con l’alimentazione quotidiana favorisce la produzione di batteri bifidi intestinali importanti per molte funzioni metaboliche, immunitarie e psicobiotiche del microbiota intestinale.

Oltre che per l’ammollo e la modalità di cottura un legume sarà più o meno digeribile a seconda dell’alimento a cui è abbinato: l’associazione con il glutine (pasta e fagioli) ne renderà difficile la digestione, rispetto a un abbinamento senza glutine (risi e piselli)

Seguiteci per le prossime tappe.

Bibliografia

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  2. bioRxiv preprint doi: https://doi.org/10.1101/2020.01.30.927806; The digestive system is a potential route of 2019-nCov infection: a bioinformatics analysis based on single-cell transcriptomes. Hao Zhang, Zijian Kang, Haiyi Gong, Da Xu, Jing Wang, Zifu Li, Xingang Cui, Jianru Xiao, Tong Meng, Wang Zhou, Jianmin Liu, Huji Xu
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  5. Journal of Oral Microbiology, Volume 8, 2016-Issue 1, Article: 33029 . https://doi.org/10.3402/jom.v8.33029.| Received 31 Jul 2016, Accepted 21 Oct 2016, Published online: 22 Nov 2016. Porphyromonas gingivalissuppresses adaptive immunity in periodontitis, atherosclerosis, and Alzheimer’s disease. Ingar Olsen,Martin A. Taubman &Sim K. Singhrao.
  6. Science Advances 23 Jan 2019:Vol. 5, no. 1, eaau3333;DOI: 10.1126/sciadv.aau3333. Porphyromonas gingivalis in Alzheimer’s disease brains: Evidence for disease causation and treatment with small-molecule inhibitors. Stephen S., S. Dominy, Florian Ermini et Al.
  1. Belstrøm D. “The salivary microbiota in health and disease Journal of Oral Microbiology” 2020, vol. 12.
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