Continuiamo l’analisi di dieta e menu più adatti a chi soffre di calcoli renali, come già affrontato nel mio precedente articolo che potete leggere qui.
ALIMENTI NON CONSENTITI
Per calcoli di ossalato di calcio
Alcolici e Superalcolici.
Alimenti conservati sotto sale, in scatola o salamoia, essiccati o affumicati, dadi ed estratti di carne poiché contengono elevate quantità di sale.
Cibi da fast-food ricchi di grassi idrogenati (trans) presenti anche in molti prodotti preparati industrialmente e piatti già pronti.
Snack salati come patatine, pop-corn e noccioline.
Fritture, pastella e intingoli.
Condimenti grassi come burro, lardo, panna, pancetta, margarine.
Frattaglie (fegato e rognone), carni grasse e selvaggina.
Molluschi e frutti di mare.
Insaccati ad elevato tenore in grassi saturi, salame, salsiccia, mortadella, ecc. oltre alle parti grasse delle carni.
Per calcoli di acido urico
Alcolici e Superalcolici.
Alimenti conservati sotto sale, in scatola o salamoia, essiccati o affumicati, dadi ed estratti di carne poiché contengono elevate quantità di sale.
Maionese e altre salse elaborate.
Fritture, pastella ed intingoli.
Condimenti grassi come burro, lardo, panna, pancetta, margarine.
Frattaglie (fegato e rognone), carni grasse e selvaggina.
Molluschi, frutti di mare e caviale.
Insaccati ad elevato tenore in grassi saturi, salame, salsiccia, mortadella, ecc. oltre alle parti grasse delle carni.
Bevande zuccherine come cola, acqua tonica, tè freddo, ma anche succhi di frutta, perché contengono naturalmente zucchero anche se riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti” e apportano molte calorie.
Dolci quali torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle, merendine, brioche.
Zucchero per dolcificare le bevande.
Frutta sciroppata.
Pesce azzurro ad alto contenuto di purine come acciughe, alici, sardine.
ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE
Per calcoli di ossalato di calcio
Sale. È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura ed eliminare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).
Alimenti ricchi di ossalati. Da valutare con il Medico il grado di limitazione nella dieta poiché hanno importanti valenze salutistiche.
Spinaci, rabarbaro, prezzemolo, portulaca, erba cipollina, bietola, barbabietola, amaranto, verza, pomodori verdi.
Tè verde.
Cacao in polvere e cioccolato.
Per calcoli di acido urico
Frutta, due-tre frutti, preferibilmente con la buccia ben lavata, poiché questa apporta fibre e vitamine. Attenzione soprattutto ai frutti più zuccherini come uva, cachi, fichi.
Carni e pollame (porzione di circa 100 grammi).
Affettati (porzione di circa 50 grammi).
Pesce a medio contenuto di purine: spigola, carpa, cernia, luccio merluzzo, nasello, palombo, sogliola, rombo, trota (porzione di circa 150 grammi).
Alcuni tipi di verdure quali asparagi, spinaci, cavolfiori e funghi.
Sale. E’ buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura ed eliminare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).
Oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi come l’olio extravergine d’oliva, l’olio di riso o gli oli monoseme: soia, girasole, mais, arachidi (per il loro potere calorico controllare il consumo dosandoli con il cucchiaio).
ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI
Gli alimenti di seguito inseriti, per la loro composizione e natura, sono consentiti e consigliati sia per i calcoli di ossalato di calcio che per i calcoli di acido urico:
Acqua, almeno 2 litri al giorno, preferibilmente oligominerale
Pane, pasta, riso, avena, orzo, farro e altri carboidrati complessi privilegiando quelli integrali a basso indice glicemico, più ricchi di fibre, alternandoli con gli analoghi raffinati. Germe di grano e crusca sono ricchi di fitati.
Latte e yogurt scremati o parzialmente scremati, almeno una porzione al giorno.
Formaggi, un paio di volte alla settimana, freschi o stagionati, tipo Grana Padano DOP o Parmigiano Reggiano DOP che oltre ad essere un’ottima alternativa a un secondo di carne o uova possono essere consumati anche giornalmente grattugiati (un cucchiaio 10 g) per insaporire i primi al posto del sale, sono ricchi di proteine ad alto valore biologico, di calcio (ad esempio 25 g di Grana Padano contengo 300 mg di calcio) e altri importanti minerali.
Vitamine tra le quali la B12 e la vitamina A totalmente biodisponibili.
Verdura cruda e cotta ad esclusione di quella precedentemente indicata. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente i sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo.
Le patate non vanno considerate come verdura, ma come sostituzione del pane o della pasta.
Legumi, vanno mangiati almeno due volte alla settimana. E’ importante che siano considerati come secondo piatto e non come contorno; quindi sono da alternare con carne, pesce, salumi, formaggi e uova.
E’ una buona strategia preparare piatti unici a base di cereali e legumi (come riso e piselli, pasta e fagioli, pasta e ceci, ecc.).
Uova, due a settimana.
Oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi come l’olio extravergine d’oliva, l’olio di riso o gli oli monoseme: soia, girasole, mais, arachidi (per il loro potere calorico controllare il consumo dosandoli con il cucchiaio)
Inoltre, per i calcoli di ossalato di calcio sono consentiti e consigliati anche i seguenti alimenti:
Frutta con contenuto minimo di ossalati: banane, ciliegie, mele, meloni, pompelmo, ravanelli.
Affettati preferendo prosciutto cotto, crudo, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo purché sgrassati e non più di 1 o 2 volte alla settimana
Carne sia rossa che bianca (proveniente da tagli magri e privata del grasso visibile), in media 3 volte alla settimana.
Pollame senza pelle.
Pesce di tutti i tipi almeno tre volte alla settimana.
REGOLE COMPORTAMENTALI
In caso di sovrappeso o obesità si raccomanda la riduzione del peso e del giro vita ossia la circonferenza addominale, indicatore della quantità di grasso depositata a livello viscerale. Valori di circonferenza vita superiori a 94 cm nell’uomo e a 80 cm nella donna si associano ad un rischio cardiovascolare moderato, valori superiori a 102 cm nell’uomo e a 88 cm nella donna sono associati ad un rischio cardiovascolare elevato.
Tornare a un peso normale permette di ridurre non solo i livelli di uricemia nel sangue, ma anche di ridurre gli altri fattori di rischio come ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, insulino-resistenza. Monitorare il peso una volta alla settimana per evitare incrementi ponderali che possono predisporre alla nefrolitiasi.
La perdita di peso dovrà essere graduale per non aggravare l’iperuricemia.
Rendere lo stile di vita più attivo: abbandona la sedentarietà! Vai al lavoro a piedi, in bicicletta o parcheggia lontano, se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale a piedi.
Praticare attività fisica almeno tre volte alla settimana sia di tipo aerobico, sia di rinforzo muscolare (anaerobica). L’attività fisica costante è fondamentale per eliminare il grasso in eccesso e dimagrire correttamente.
Non fumare: il fumo danneggia i reni.
CONSIGLI PRATICI
Per raggiungere i quantitativi di acqua adeguati il consiglio è di introdurre 250-300 ml di liquidi ogni ora sia durante la giornata che, in caso di risveglio, nelle ore notturne. Lessare le verdure in abbondante acqua acidulata per facilitare la fuoriuscita degli ossalati. Un’infezione delle vie urinarie causata da batteri può essere la causa di formazione di cristalli di struvite.
Rivolgetevi al vostro Medico di Medicina Generale o ad uno Specialista Urologo il quale valuterà il trattamento più idoneo o un adeguato protocollo di follow up, soprattutto in quei pazienti che hanno una predisposizione familiare o genetica.
Per contattare il Dr Galeone puoi telefonare al 3479139894 o mandare una mail a galeonegianfranco79@gmail.com
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