A parte il sulforafano, i broccoli contengono molti altri nutrienti, con funzione chemoprotettiva e di promozione della salute.
Aiuta a nutrire il microbioma intestinale per rafforzare la funzione immunitaria e ridurre il rischio di malattie infiammatorie. La fibra attiva anche un gene chiamato T-BET, che è essenziale per la produzione di cellule immunitarie nel rivestimento del tratto digestivo.
Queste cellule immunitarie, chiamate cellule linfoidi innate (ILCS), aiutano a mantenere l’equilibrio tra immunità e infiammazione nel corpo e producono interleuchina-22 (IL-22), un ormone che aiuta a proteggere il corpo da batteri patogeni.
ILC risolve lesioni cancerose e previene lo sviluppo di tumori intestinali e altre malattie infiammatorie.
2 – Glucorafanina
Un precursore del glucosinolato del sulforafano che influenza la carcinogenesi e la mutagenesi. I germogli di broccoli possono contenere fino a 20 volte più glucorafanina rispetto a broccoli maturi.
3 – Composti fenolici
Compresi i flavonoidi e gli acidi fenolici, hanno una potente capacità di eliminare i radicali liberi e sedare l’infiammazione, con conseguente minor rischio di malattie come asma, diabete di tipo 2 e malattie cardiache.
Uno dei meccanismi con cui i composti fenolici rallentano la propagazione di malattie è quello di difendere contro l’infezione, più drammaticamente rappresentato dal match-crossing ros legato all’aterosclerosi e alle malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer.
4 – Diindolylmethane (DIM)
Il corpo produce DIM quando digerisce verdure crocifere. Come molti altri composti presenti nei broccoli, il DIM ha mostrato molteplici vantaggi potenziali, tra cui il rafforzamento del sistema immunitario, la prevenzione e la cura del cancro.
5 – Nicotinamide Mononucleotide (NMN)
Un enzima coinvolto nella produzione di nicotinamide adenina dinucleotide (NAD), composto coinvolto nel metabolismo mitocondriale.
Il NAD può rallentare il declino della salute fisica relativo all’età, ripristinando il metabolismo a livelli anagraficamente più giovanili.
Precedenti ricerche hanno dimostrato che, con l’età, il corpo perde la sua capacità di creare NAD, un effetto che si postula possa essere collegato o essere il risultato di infiammazione cronica.
Gli studi hanno anche dimostrato che l’assunzione diretta di NAD è inefficace.
È meglio assumere il suo precursore NMN, trovato nei broccoli, cetrioli, cavolo, avocado e in altre verdure.
Una volta nel sistema l’NMN viene rapidamente convertito in NAD.
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