Bibite gassate industriali, ecco perchè dovresti evitarle

Dopo aver preso in analisi alcune bevande spesso considerate sane – succhi di frutta, tè e bevande energetiche – ed i loro effetti sulla salute, passiamo ora ad esaminare le bibite, bevande dolci che molti ancora considerano innocue bevande “dissetanti”: mi riferisco ad aranciate, limonate e bevande al gusto di pompelmo, giusto per citare quelle prese in esame in questo articolo.

Meglio le bibite, rispetto al tè e ai succhi industriali?

Le bibite costituiscono delle alternative più sane rispetto ai succhi di frutta industriali? Vi invito a leggere quello che segue, comprenderete perché non dissetano e perché è meglio evitarle o farne un consumo del tutto eccezionale.

Prendiamo in esame tre bibite molto diffuse

  • Aranciata in lattina (si vendono anche in bottiglie da 1,5 lt)
  • Soda al gusto limone
  • Bibita al pompelmo

Primo prodotto: famosa bibita gassata in lattina al gusto arancia

 

L’analisi

Salta subito all’occhio, guardando la lista ingredienti, che si tratta in massima parte di acqua (primo ingrediente in cima alla lista), con solo 12% di vero succo di arancia, poi zucchero al terzo posto e più sotto anche gli aromi di agrumi per dare sapore (dato che il contenuto di arancia nel prodotto è molto esiguo). L’anidride carbonica serve a creare le bollicine.

Ma quanto zucchero!

Andando a leggere sulla confezione del prodotto, potete vedere con i vostri occhi l’incredibile e abnorme quantità di zucchero che contiene questa bevanda, pari a 11,8 g ogni 100 ml di bevanda. Dunque, 118 g di zucchero per litro. Le lattine in formato classico di questa bevanda sono da 330 ml, pertanto abbiamo in una lattina 39 g di zucchero, pari a 8 cucchiaini di zucchero!

Non si tratta di un’aranciata dunque, ma di acqua e zucchero aromatizzata all’arancia in sostanza.

 

Secondo prodotto: soda al gusto limone

Contiene ancora più zucchero aggiunto rispetto alla bibita all’arancia appena esaminata. Ben 13 g di zucchero aggiunto ogni 100 ml di bevanda (verificato sulla confezione).

Lista ingredienti

  • Acqua
  • Succo di limone 12%
  • Zucchero
  • Sciroppo di glucosio-fruttosio
  • Anidride carbonica
  • Aromi naturali

Questo prodotto ha una connotazione ancora più sbilanciata dal punto di vista salutistico, in quanto accanto allo zucchero classico è presente tra gli ingredienti anche lo sciroppo di glucosio-fruttosio, uno sciroppo dolce ricavato dalla lavorazione del mais o meno frequentemente anche dalla fecola di patate e dall’inulina, molto usato dall’industria alimentare e al centro del dibattito scientifico ormai da anni tra i ricercatori. Le industrie dei produttori lo impiegano ovunque ma dalla ricerca risulta chiaramente trattarsi di prodotto molto insalubre e nocivo per la salute, negli USA è l’indiziato numero uno riguardo obesità ed epidemia di diabete. I danni di questa sostanza sono prevalentemente a carico del fegato e del pancreas, con conseguenze nell’aumento di trigliceridi e colesterolo nel sangue, pertanto con ripercussioni metaboliche anche sul sistema cardiovascolare (aumento di rischio per ipertensione, ictus, infarto, ecc.).

 

Terza bevanda: bibita analcolica al gusto di pompelmo

Anche in questo caso abbiamo di fronte una pseudo-bevanda, dove la parte del leone la fanno ingredienti come l’acqua, lo zucchero, l’anidride carbonica e gli aromi. Soltanto un 12% di prodotto è veramente succo di pompelmo.

Zucchero, sempre in quantità

I quantitativi di zucchero aggiunto, anche qui, sono alti: ben 109 grammi di zucchero per litro, quindi oltre 163 grammi di zucchero totali dentro la bottiglia da 1 litro e mezzo in vendita. Non sono di certo quantitativi innocui per la salute, l’espediente usato però sta nel fatto che il consumatore non avverte al palato tutta questa dolcezza e quindi continua a comprare queste bevande con la convinzione che siano dissetanti e salutari.

Hanno un’aura di prodotto salutare anche perché da sempre le aziende produttrici hanno avuto ampi spazi in TV per pubblicizzare i loro prodotti e lo fanno presentandoli come se fossero vitaminici, dissetanti, a volte anche re-mineralizzanti e fortificanti, in definitiva del tutto sani.

 

Conclusioni

Vale la pena ricordare, in chiusura, che in presenza di zucchero la sete non scompare ma anzi viene stimolata, pertanto tutte le bevande esaminate e quelle similari non si collocano affatto tra le bevande davvero dissetanti. E per amore di verità va detto che al supermercato non troviamo bevande davvero dissetanti, oltre all’acqua e a qualche succo di frutta refrigerato senza aggiunta di zucchero. Le bevande davvero dissetanti sono quelle preparate in casa e senza aggiunta di zucchero.

In buona sostanza, un’informazione mediatica basata su affermazioni non veritiere, da un punto di vista medico e nutrizionale, ed un consumo acritico dei consumatori, sempre più distratti, manipolati e poco informati su argomenti di vera prevenzione e di alimentazione sana, hanno portato al fiorire di decine di bevande non salutari in commercio, per decenni.

Oggi, grazie ad un risveglio generalizzato del pubblico su argomenti di salute e benessere, arrivano molte più informazioni su tutti i prodotti alimentari che ci vengono venduti e che consumiamo regolarmente.

 

Per migliorare la vostra spesa consapevole al supermercato, è disponibile il Servizio di educazione alimentare e spesa assistita FOOD SHOP ASSISTANT (Pagina Facebook), con il quale vengono segnalati ogni settimana al consumatore una serie di prodotti di qualità acquistabili nei supermercati italiani o via web.

 

[Photo Credits copertina indipendent.ue, centrali Gianpaolo Usai]

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